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SOCI ONORARI NAZIONALI

Francesco De Matteis
Professore di Tossicologia Università di Torino
(17 Dicembre 1993)


Umberto Marinari
Professore Emerito di Patologia Generale Università di Genova
(15 Dicembre 2000)

Rinaldo Bertolino
Professore Emerito di Diritto Canonico Università di Torino
(13 Dicembre 2002)

Adelfio Elio Cardinale
Professore di Radiologia Università di Palermo
(13 Dicembre 2002)

Lorenzo Moretta
Professore di Immunologia Università di Genova
(14 Dicembre 2007)

Mario Rasetti
Professore di Fisica teorica
Politecnico di Torino
(23 Novembre 2018)

 

 

 

SOCI ONORARI ESTERI

Nicholls Ralph John M.C.H
Londra
(18 Marzo 1988)


Gallo Robert C.
Bethesda, Washington
(17 Dicembre 1993)


Giacobini Ezio
Ginevra
(12 Dicembre 2008)


Linden Ronald J.
Londra
(20 Dicembre 1991)

Moncada Salvador
Londra
(11 Dicembre 1998)


Müller Hermelink Hans Konrad
Wurzburg
(26 Maggio 1989)


Viña José
Valencia
(14 Dicembre 2007)

   

 

PRESIDENTI

 Presidenti
 Società Medico-Chirurgica di Torino
1842-1844 Bernardo Bertini 1845-1846 Alessandro Riberi

 
 Presidenti
 Accademia di Medicina di Torino
1846 Alessandro Riberi

1846-1849 Giovanni Giacomo Bonino

1849-1851 Secondo Giovanni Berruti

1851-1853 Luigi Battalia

1853-1855 Filippo Demichelis

1855-1857 Paolo Andrea Carmagnola

1857-1859 Lorenzo Girola

1859-1860 Giovacchino Fiorito

1860-1863 Carlo Demaria

1863-1864 Benedetto Trompeo

1864-1866 Giovanni Demarchi

1866-1869 Francesco Telesforo Pasero

1869-1871Giovanni Stefano Bonacossa

1871-1873 Gaetano Pertusio

1873-1875 Vincenzo Peyrani

1875-1877 Lorenzo Bruno

1877-1879 Luigi Olivetti

1879-1881 Alberto Gamba

1881-1883 Michele Lessona

1883-1885 Carlo Reymond

1885-1887 Domenico Tibone

1887-1889 Giacomo Gibello

1889-1891 Maurizio Reviglio

1891-1892 Gaetano Arena

1892-1893 Giulio Bizzozero

1893-1895 Angelo Mosso

1895-1897 Cesare Lombroso

1897-1899 GerolamoMo

1899-1901 Edoardo Perroncito

1901-1903 Camillo Bozzolo

1903-1905 Icilio Guareschi

1905-1907 Luigi Pagliani

1907-1909 Daniele Bajardi

1909-1911 Pietro Giacosa
    

1911-1913 Bonaventura Graziadei

1913-1919 Valentino Oliva

1919-1921 Antonio Carle

1921-1923 Ferdinando Battistini

1923-1926 Giuseppe Vicarelli

1926-1928 Camillo Negro

1928-1930 Ignazio Dionisio

1930-1932 Stefano Balp

1932-1934 Ferruccio Vanzetti

1934-1938 Vitige Tirelli

1938-1940 Luigi Bobbio

1940-1942 Ottorino Uffreduzzi

1942-1949 Carlo Gamna

1949-1950 Luigi Ferrio

1952-1956 Pio Bastai

1956 Stefano Perrier

1956-1957 Giacomo Mottura

1957-1962 Carlo Chiaudano

1962-1967 Achille Mario Dogliotti

1967-1969 Pier Carlo Borsotti

1969-1971 Giulio Cesare Dogliotti

1971-1976 Giorgio Cavallo

1976-1979 Alfredo Lucca

1979-1986 Guido Filogamo

1986-1990 Rino Colombo

1990-1994 Angelo Carbonara

1994-1998 Adriano Vitelli

1998-2002 Mario Umberto Dianzani

2002-2004 Renato Cirillo

2004-2008 Giuseppe Poli

2008-2010 Nicola Riccardino

2010-2014 Alberto Angeli

2014-2018 Alessandro Comandone

2018-2024 Giancarlo Isaia

 

La storia

Abbiamo ritrovato traccia della documentazione sulle origini della Società medico-chirurgica torinese presso l’Archivio di Stato di Torino, in cui è conservato il carteggio tra i primi promotori della Società e l’Autorità che doveva concedere l’autorizzazione alla sua creazione.

Nel dicembre del 1819 -ancora in piena Restaurazione- venne firmata da diciannove medici, tutti titolari di incarichi nelle strutture sanitarie o docenti della facoltà di medicina della città, una supplica affinchè fosse concessa la possibilità di incontrarsi periodicamente per dibattere su argomenti medico-scientifici.
Si richiedeva inoltre che venisse concessa la possibilità di pubblicare i resoconti di queste sedute su di una rivista. I firmatari della richiesta erano: Lorenzo Martini, Sacchetti, Pasero, Buosa, Averardi, Schina, Moris, Ricci, Griffa, Gallo, Bertini, Barovero, Riberi, Barbaroux.
Concessa l’autorizzazione dal Direttore Generale del Gabinetto di Polizia del Ministero degli Interni nel febbraio del 1821, si effettuarono le prime adunanze. Esse potevano aver luogo solo in forma strettamente privata, non essendo concessa alcuna possibilità di riunioni pubbliche.
La situazione politica dello Stato sabaudo non era tranquilla mentre venti rivoluzionari soffiavano in altri stati italiani e la reazione rabbiosa austriaca si faceva sentire assai forte. L’attività pubblica della illustre Accademia delle Scienze, era stata sospesa; le lezioni presso l’Università, già sospese per un certo tempo per paura di possibili manifestazioni studentesche, erano state appena riprese.
I resoconti, le memorie e i lavori originali dei Soci presentati nelle sedute private, vennero pubblicati sul ”Repertorio delle Scienze fisico-mediche”, rivista scientifica già in attività da alcuni anni dedicata alla pubblicazione di temi scientifici di varie discipline.
I resoconti delle sedute furono regolarmente pubblicati su questo Giornale quando, nel 1832, i soci della Privata Società Medico-Chirurgica, rivolsero una supplica al Sovrano per ottenere la sovvenzione ad una rivista esclusivamente dedicata a temi medici sui lavori della Società Medico-Chirurgica.

Questa richiesta è conservata nell’Archivio di Stato, tuttavia non è stata rinvenuta alcuna traccia di risposta della Segreteria di Stato. Quattro anni più tardi, nel 1836, finalmente vide la luce il primo numero del “Giornale delle Scienze Mediche” organo ufficiale della Società Medico-Chirurgica, edito in Torino dal libraio Reviglio.
Erano estensori e compilatori del Giornale i Soci Bellingeri, Bertini, Bonacossa, Bonino, Demarchi, Ferro, Fiorito, Girola, Maffoni, Riberi, Schina, Sperino.
Nel 1838 i Soci erano 29. Obbiettivo dichiarato del sodalizio era la diffusione di tematiche culturali e di rinnovamento scientifico per il miglioramento della classe medica piemontese. Alla luce di questi intendimenti, proprio in quell’anno, venne richiesto ed ottenuto dalla Segreteria di Stato, l’ampliamento del numero dei Soci a 36. Nel 1848 nuova richiesta di ampliamento che portò il numero di soci a 40.

Nel frattempo, nel 1842, la Società ottenne il riconoscimento statale che garantiva il sovvenzionamento per le spese di pubblicazione e per le attività di gestione e soprattutto la possibilità di effettuare quattro riunioni pubbliche all’anno. Queste riunioni ebdomadarie si facevano comunque alla presenza di un delegato di polizia incaricato del controllo.
Il 10 febbraio 1846, con decreto reale segnato Carlo Alberto, la Società venne elevata al rango di Reale Accademia Medico-Chirurgica. Essa ha svolto la sua attività scientifica e redazionale ininterrottamente fino ad oggi. Infatti attraversa la lettura delle pagine del Giornale dell’Accademia si compendia tutta la storia della medicina piemontese dal primo ottocento ai giorni nostri.

Non va infine dimenticato il ruolo che l’Accademia, agli inizi della sua attività, ebbe nella formazione della Facoltà di Medicina, quando per sua iniziativa, a partire dal 1848, sorsero le nuove cattedre di Anatomia Patologica, Anatomia Comparata, Clinica Oculistica, Clinica delle Malattie Mentali, Storia della Medicina e Patologia Generale. Tutte le grandi scoperte hanno avuto la loro rappresentazione in questa sede: qualche volta con il privilegio della “prima comunicazione”, in tanti altri casi come commento o come completamento di studi da altri e in altre sedi intrapresi.

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